mercoledì 6 febbraio 2008

Per amore del giuoco



Questo tennis fatto di meri punteggi e statische...tutta questa pressione mediatica mi porta a prendere una decisione drastica. Troppa pressione intorno a questi incontri. Come ci fu il passaggio dal tennis amatoriale a quello professionistico io farò il contrario. Pera amore del gioco. Da oggi mi concentrerò nello studio della disciplina tennistica. Uno studio fatto di storie, di disciplina e di rigore. Le poche partite delle quali sarò protagonista mi vedranno in veste di "cultore del gioco". In queste ultime partite ho perso quello che è il vero significato del tennis ed è semplicemente diventata una ricerca alla mera vittoria. Come nella partita di oggi, un tennis che non mi appartiene solo per vincere una partita. Dal prossimo match giocherò solo per il gusto di giocare, non commenterò piu' le partite, non preoccupatevi, verrete comunque messi al corrente dei punteggi e anche i filmati continueranno ad essere messi su youtube visto il grande successo. Parlerò più di tennis, quello dei libri di storia invece di parlare delle mie avventure tennistiche che ormai hanno poco a che fare con il bel gioco, partite ormai diventate solo dei numeri. Con l'avvento della tecnologia sui campi di gioco, le continue sconfitte per motivi che vanno al di fuori dei meriti tecnici del mio avversario, ebbene si, sono arrivato al punto di studiare il tennis nei suoi principi più antichi. Oggi è morto il Maharaishi Yogi, colui che ha portato la meditazione ai Beatles, mi sento in dovere di prendere la sua eredità convertendola nell'educazione tennistica. A presto con i miei saggi sul giuoco del tennis. Per "amore del gioco" come disse Kevin Costner nell'omonimo film (http://www.imdb.com/title/tt0126916/) .
A presto.
Simone Cecchetti, il quinto moschettiere

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