giovedì 7 febbraio 2008

Penelope

"In fondo tutte le vite sono un fallimento,la vita è un Caos perfetto,da cui si possono estrarre solo frammenti di perfezione."
Alberto Moravia.

Cos'è un incontro di tennis,se non una metafora della vita?Cos'è un colpo vincente se non un riscatto all'immutabile legge del 'panta rei'*,dove purtroppo spesso a scorrere sono solo brutture?

E dunque dove sono,ora, quelle frasi vibranti di passione:

-Le partite delle quali sarò protagonista mi vedranno in veste di "cultore del gioco".
-Il mio obbiettivo? Non è vincere 30 partite come lui ma vincere la più bella.
-Simone è il tipico "genio" del tennis. Il giocatore che durante una partita svela tantissime facciate..da un ,errore grossolano ad un punto fuori ogni logica tennistica degno di grandi campioni.
-...vincere a suon di passanti da fondocampo è il mio obbiettivo...

TU QUOQUE????**

Dopo la partita del 6 febbraio,dopo le giuste critiche che tu mi hai mosso durante quel match"non sei stanco di giocare palle corte?",parole che bruciano sulla mia pelle come pustole di vaiolo,oggi finalmente dopo tanto tempo scendo in campo...felice...SO di non poter perdere,e allora gioco per il gusto di giocare,per la gioia del gesto in se,e provo a capire se si puo' trovare pace nel rumore sordo del passante,piuttosto che nel sibilo sensuale della della volee,se si puo' godere del brivido del Top,anzichè del calore della certezza del Back.
Sbaglio certo,sono pur sempre un uomo,ma sbaglio con franchezza,con leggerezza,con convinzione.
Perchè dunque mi critichi?Perchè definisci 'involuzione'cio' che Joyce chiamerebbe 'epifania'***?
Come il figlio ingrato guardando il padre pensa che non fara' mai i suoi errori,cosi' tu oggi mi giudichi nel giorno in cui piu' ti somiglio.Cos'è, in fondo a quello specchio hai visto qualcosa che non ti è piaciuto?O semplicemente qualcosa che non sapresti rifare?
Gia' perchè c'è una differenza tra te ed il tuo emulo...che questi sa vincere.

Percio' mio caro amico,come Penelope regina di Itaca, per 4 anni riusci' a tener a bada i Proci con l'inganno della tela:"Io, finché il dì splendea, l'insigne tela tesseva, e poi la distessea la notte,"cosi' io oggi ho fatto con te ,facendo e disfacendo a mio piacimento,usando come arcolaio una racchetta e come ago una pallina...in gioco non Ulisse,ma L'INVINCIBILITA'.
Dimenticavo,a me 4 anni non bastano...

NOTE
*letteralmente 'tutto scorre'.Celebre aforisma di Eraclito.
**letteralmente 'anche tu' 'proprio tu'.Espressione resa celebre da Giulio Cesare,che si rivolge cosi'a Bruto in punto di morte.
*** termine epifania deriva dal greco ἐπιφάνεια, epifaneia, che può significare manifestazione, apparizione, venuta.

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